L’ecstasy (MDMA) appartiene alla ‘famiglia’ delle droghe sintetiche. La sua struttura primaria è quella dell’anfetamina, una molecola che può essere modificata in molti modi per ottenere tre tipi di derivati:
– Stimolanti
– Allucinogeni (DOM, DOB e 2-CB)
– Un mix dei primi due, con effetti stimolanti e piccole distorsioni psichedeliche (ecstasy, MDA, MBDB, MDEA)
Spesso passano per ecstasy sostanze imparentate, però diverse, come ad esempio il MDA, che ha effetti allucinogeni molto più potenti.

Assunzione
Si consuma quasi sempre per ingestione. Si presenta sotto forma di pasticche dal sapore amaro, di diversi colori, spesso con loghi e simboli impressi sopra.
Questo non significa che a logo uguale corrisponda sempre uguale composizione. Molto spesso le pillole sono tagliate con altre sostanze come: antiparassitari per cani, talco, carbonato di calcio, mannitolo… In altri casi possono essere sostanze diverse: caffeina, ketamina, tipi diversi di anfetamina, selegalina (si usa per il trattamento del Parkinson)…
Solo un terzo delle pastiglie contiene una quantità sufficiente di MDMA per essere considerate ‘vera’ ecstasy.
La ‘regola d’oro’ nel consumo di ecstasy è ‘less is more’. Quanto più il consumo è distanziato nel tempo, tanto più ricche saranno le esperienze e minori gli effetti collaterali pericolosi.

Effetti
Si possono suddividere in tre fasi:
1) Comincia a salire dopo circa 30 minuti e raggiunge il picco in un’ora. E’ uno stato di leggerezza fisica e mentale, accompagnata da euforia e possibili effetti indesiderati: palpitazioni, tremori, nausea e rigidezza muscolare (specie della mandibola).
2) La fase di mezzo può durare due o tre ore. Aumenta l’euforia e l’empatia, ovvero la capacità di comunicare, sentirsi amici di tutti, intimi anche con chi non si conosce. Aumenta anche l’energia, si ha voglia di muoversi, di saltare. L’ecstasy non è un afrodisiaco, però accentua la sensualità e il desiderio.
Allo stesso tempo, induce una sensazione di calma interiore, di chiarezza, con leggere modificazioni percettive (luci e colori più intensi, suoni più nitidi e coinvolgenti)
3) Gli effetti cominciano a calare nel giro di 4/6 ore, dando luogo a sensazioni di stanchezza e depressione. Può anche succedere di perdere appetito, avvertire tensioni muscolari, bocca secca, disidratazione, aumento della temperatura (tipo febbre). Durante questa fase, prendere un’altra pasticca può peggiorare la depressione, gli effetti secondari e i rischi di colpo di calore.
Precauzioni
– Ogni pasticca è come un pacco sorpresa: non sai mai cosa c’è dentro. Meglio consumarne prima metà, o un quarto, aspettare gli effetti (da 30 minuti a un’ora) e poi decidere cosa fare col resto.
– Bere lentamente circa un bicchiere d’acqua, succo di frutta, o bevande per sportivi, ogni mezz’ora.
– Mangiare cibi salati (tipo patatine) o frutta secca (arachidi)
– Non prendere mai un’altra pastiglia. Il corpo non ha tempo di ‘ripulirsi’ dalla precedente e gli effetti possono diventare incontrollabili.
– Evita il mix con altre sostanze

Che fare se…
– Paranoia e attacchi d’ansia: porta il tuo amico in un posto tranquillo, arieggiato, con poca gente. Cerca di tranquillizzarlo, fallo respirare al tuo ritmo, dagli da bere qualcosa di caldo o acqua. Non lasciarlo da solo. Se la sensazione continua, meglio chiamare il Pronto Soccorso.
– Caldo: se una persona si sente troppo accaldata occorre portarla in un posto fresco, dargli da bere acqua, succhi o bibite per sportivi. Se è il caso, rinfrescargli la testa con acqua e chiamare un medico.
– Incapacità di muoversi o parlare, forti tremori, sensazione di freddo: possono essere sintomi piuttosto gravi di intossicazione. Non perdere tempo: cerca di tener sveglia la persona, se perde conoscenza e vomita, controlla che riesca a respirare. Chiama un medico e, se possibile, raccontagli cosa avete consumato.