Il tabacco è una pianta del genere Nicotina, coltivata in origine nel continente americano. Le sue foglie contengono uno dei veleni più potenti conosciuti dall’uomo: la nicotina.

Assunzione
Si commercia confezionato in sigari e sigarette, oppure sfuso, da fumare con la pipa o arrotolandolo nelle cartine.
Esiste anche il tabacco ‘da fiuto’ (che si inala) e quello da masticare.
Effetti
Dopo circa 5 minuti da quando entra nei polmoni, la nicotina raggiunge il cervello. I primi effetti di una sigaretta si producono dopo pochi secondi e durano al massimo mezz’ora, alternando fasi stimolanti e depressive. All’inizio, stimola alcuni recettori e genera una scarica di adrenalina che accelera la frequenza cardiaca; in un secondo momento, deprime tutti i gangli autonomi del sistema nervoso periferico.
– La nicotina riduce la tensione muscolare, dando una sensazione di rilassamento
– Secondo alcuni, migliora la concentrazione, la memoria e diminuisce la sensazione di fatica. Queste sensazioni differiscono molto da persona a persona.

Rischi
– Le ulcere gastriche e duodenali sono due volte più comuni nei fumatori
– La nicotina riduce il livello di vitamina C nell’organismo. Le ferite si rimarginano con più difficoltà.
– Infiammazioni della mucosa dell’apparato respiratorio e diminuzione delle proprietà elastiche dei polmoni
– Durante la combustione del tabacco, si produce monossido di carbonio. Questo entra nel sangue e sostituisce l’ossigeno contenuto nei globuli rossi. I tessuti di un fumatore, per questo motivo, possono ricevere un 10% in meno di ossigeno.
– La tolleranza (bisogno di fumare di più per ottenere gli stessi effetti) è di solito lieve.
– La dipendenza fisica è piuttosto forte. La sindrome di astinenza compare entro le prime 24 ore e si manifesta con: irritabilità, mal di testa, aumento dell’appetito, insonnia, difficoltà di concentrazione…
– Anche la dipendenza psicologica gioca un ruolo molto importante’.
Che cosa contiene il tabacco?

Nicotina: alcaloide basico. In forma pura è un fluido untuoso, incolore, con gusto forte e caustico. Ogni sigaretta (1 gr. di tabacco) ne contiene dai 9 ai 17 mg. : di questi 1/10 passa nel sangue attraverso il fumo aspirato. E’ causa della dipendenza . Gli effetti variano dall’individuo e dalla dose. La nicotina è un eccitante.
Talchi:contengono polveri di amianto, usati nel trattamento della carta da sigaretta per rallentarne la combustione.
Monossido di carbonio: gas velenoso, contenuto anche nei gas di scarico delle auto. Si lega all’emoglobina formando un composto stabile, la carbossiemoglobina che riduce il trasporto di ossigeno.
Polonio: sostanza radioattiva contenuta nei fertilizzanti del tabacco, che rimane sulle foglie durante la lavorazione. Il polonio rimane attivo per 6 mesi nei polmoni, aumentando il rischio di cancro.
Pesticidi: usati per la coltivazione del tabacco e rimasti depositati sulle foglie.
Sostanze irritanti e cancerogene: sono tossiche per le ciglia vibratili della mucosa respiratoria e la paralizzano. Di conseguenza si ha il ristagno di tutte le secrezioni e delle polveri inalabili ed un aumento del muco prodotto (catarro del fumatore). Il catrame contiene molte sostanze cancerogene.
Liquirizia: usata come additivo aromatizzante, pericolosa perché bruciando crea idrocarburi policiclici.
Acetone: additivo del tabacco usato dai fabbricanti per impedire che la sigaretta si spenga.
Ammoniaca: serve per liberare nicotina allo stato gassoso e renderla più facilmente assorbibile, aumenta la dipendenza.
Arsenico: componente metallico che può derivare dal tipo di terreno, dai fertilizzanti impiegati e da alcuni pesticidi.