Pareti di gommapiuma ondulata

Fa caldo.
Siamo a Bologna e fa caldo.
Ci siamo staccati dai sedili del treno, abbiamo mangiato cose fatte di pizza con Ilaria e, riparati da qualche amato portico tappezzato da manifesti interessanti, raggiungiamo Radio Città del Capo.
La prima cosa che notiamo, da fuori, è il vetro gigante che ci permette di vedere la gente lavorare al computer.
Arriva Giovanni – o entriamo e ci accoglie – e l’Imane si illumina.
Alla nostra destra, dipinta sul cemento che ci sostiene i piedi, c’è una sottile pista ciclabile che porta ad un giardino. Vediamo il giardino, molto carino ed ombreggiato, con un tavolo e qualche sedia. Quando rientriamo ci accorgiamo che, in effetti, questo posto è anche pieno di gente. L’ambiente non è molto grande, ma è aperto e pieno di scrivanie saltuariamente divise da muri molto bassi. Ogni scrivania ospita una persona.
Le prime persone che incontriamo, comunque, non stanno lavorando, ma si presentano gentilmente e sorseggiano caffè. Il caffè è il primo passo verso qualsiasi cosa.

Continua a leggere